Ha un pessimo vizio Paolo/Pif, quello di attraversare in motorino un incrocio col rosso. Sempre quello, tutti i santi giorni. Ce l’ha sempre fatta ma questa volta no, questa volta muore. Ritrovatosi nell’aldilà, un posto che ricorda le poste, il neotrapassato fa una scoperta incredibile: le centrifughe allo zenzero, quelle bevande elisir di lungavita delle quali ha fatto suo malgrado grandi scorpacciate, non gli sono state conteggiate. Male, anzi bene, visto che l’errore regala a Paolo/Pif 92 minuti per tornare di sotto, nella sua Palermo peraltro bellissima e senza mafia, ad aggiustare un po’ di cose, sentimentali, amicali e lavorative, e a riflettere sui tanti momenti di trascurabile felicità e infelicità. Tratto dai due libri di Francesco Piccolo, Momenti di trascurabile felicità e Momenti di trascurabile infelicità e scegliendo per il titolo solo il primo, il film di Daniele Luchetti è una commedia che con dolcezza e garbata malinconia ci parla del significato dello stare al mondo.