Silvia ha undici anni, vive a Pistoia, è una ragazzina curiosa e vivace, sogna di andare a Roma ma una madre depressa sempre a letto al buio e un padre nervoso, distratto e comunque assorbito dalla condizione della moglie ostacolano il suo desiderio. Silvia non si arrende, scappa, e sul treno conosce Emina, una coetanea rom che la porta in giro per la capitale. Le due ragazze, diversissime, impareranno tante cose durante quelle ore trascorse insieme e quell’incontro lascerà effetti positivi su tutte e due. Scava dal suo vissuto Sandra Vannucchi per La fuga, una sorta di romanzo di formazione che pur non andando in profondità né nel tema della depressione né tantomeno in quello dell’accoglienza è un’opera prima da rispettare e da proteggere.