A metà degli Anni Ottanta, nella Detroit operaia. Rick Wershe Jr., quattordicenne figlio di un trafficante di armi, diventò il più giovane informatore sotto copertura della polizia locale e dei federali che lo ricattarono e lo costrinsero a collaborare nella guerra contro la droga. White Boy Rick, così lo soprannominarono i neri del quartiere, divenne in seguito uno spacciatore di successo e al quel punto, abbandonato dallo Stato, fu arrestato e condannato all’ergastolo, pagando per tutti. Miseria morale sociale e familiare generalizzata, atmosfere lividissime, polizia corrotta: opera seconda del francese Yann Demange, dopo ’71, Cocaine – La vera storia di White Boy Rick racconta un’incredibile storia vera che abbiamo più volte visto al cinema ma lo fa bene, con uno stile efficace e nervoso che non cede nulla al romanticismo e un buon cast, a partire da un Matthew McConaughey decisamente in parte e dal giovane Richie Merritt, una davvero bella scoperta.