Notti magiche, di Paolo Virzì

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poster-notti-magicheRoma, finalissima dei Mondiali di Calcio 1990. Mentre l’Italia viene battuta ai rigori dall’Argentina, nel Tevere viene ripescata una macchina con all’interno il cadavere di un produttore cinematografico, e una foto molto utile per le indagini. La giornata già cupa di per sé si tinge di giallo, al centro dei sospetti ci sono tre aspiranti sceneggiatori facilmente riconoscibili, uno è non a caso toscano, subito rintracciati e subito convocati dai Carabinieri. A questo punto partono i flash back e inizia un (troppo) lungo viaggio nell’ultimo atto del nostro cinema, tra produttori destinati al fallimento, sceneggiatori sfruttatori, registi, autori, attori, attrici, politici e varia, tanta e chiassosa umanità. Le illusioni, le delusioni, le speranze, le ambiguità, le prese di coscienza di un mondo alla deriva raccontate con cattiveria, acidità e cinismo ma anche con affetto e indulgenza in un continuo chi è chi?  straniante e incomprensibile a molti e un poco stancante anche per chi invece riesce a districarsi: Notti magiche è l’ amarcord di Paolo Virzì ed è il suo film meno riuscito.

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