La mamma di Manuel – ragazzo di periferia cresciuto in una casa famiglia – è in galera ma potrebbero concederle i domiciliari a patto che il figlio, prossimo al compimento dei 18 anni, si trovi un impiego e le faccia da garante e da custode. Manuel, investito di una tale e grande responsabilità, ci vuole provare e ce la mette tutta per riuscirci, in un colloquio con l’assistente sociale si dichiara più maturo dei suoi coetanei ed è vero, ma la realtà al di fuori del centro non è fatta solo di anime belle disposte al bene – come il panettiere -, è piena di lusinghe pericolose, c’è ad esempio un vecchio amico che potrebbe portarlo sulla sua stessa brutta strada… Mi fermo qui, non voglio rivelarvi altro di Manuel, un profondo racconto di formazione, opera prima di Dario Albertini interpretata dall’esordiente Andrea Lattanzi, magnifica sorprendente scoperta che si esprime già solo attraverso la sua efficace fisicità e i suoi sguardi, regalatevelo.