A casa tutti bene, regia di Gabriele Muccino

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poster-a-casa-tutti-beneUna numerosa famiglia allargata composta da figli, mogli, ex mogli, nipoti, cugini e cugine si ritrova a pranzo a Ischia – che non viene mai comunque nominata – per festeggiare le nozze d’oro di Pietro e Alba nella villa da sogno dove la coppia si è ritirata a vivere. Ma il ritorno degli ospiti sulla terraferma, previsto per il pomeriggio, viene impedito dal mare grosso e il soggiorno forzato in quell’angolo di paradiso flagellato dal vento, dalla pioggia e dalle onde fa riemergere – esauriti i convenevoli, i sorrisi di facciata e le pacche sulle spalle – rancori sopiti, occasioni perdute, infelicità, tradimenti, ipocrisie, opportunismi, confessioni, rimpianti, compromessi. Dopo la lunga parentesi americana Gabriele Muccino torna a casa riunendo un nutrito cast di stelle nostrane in un film corale molto nelle sue corde e se lo sguardo può sembrare complice dei suoi personaggi lo è in apparenza visto che alla fine li condanna quasi tutti sancendo il fallimento della famiglia borghese. Esplosioni di nervi, urla, lacrime, musica ad alto volume, canzoni a squarciagola, scene madri, il terremoto, occhi lucidi, c’è più ritmo che spessore e approfondimento in A casa tutti bene dove peraltro ognuno potrà riconoscersi in qualcuno, in ogni modo Gabriele Muccino rifà Gabriele Muccino e lo fa bene, prendere o lasciare.

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