Nella gelida Oslo la scomparsa di una donna separata con figlio è soltanto il primo di una serie di eventi che metterà Harry Hole (Michael Fassbender), tormentato e ombroso detective dedito alla bottiglia, sulle tracce di un assassino seriale che rapisce donne e le ammazza quando nevica, firmando poi i suoi efferati delitti con un pupazzo di neve. Tratto dal settimo degli undici romanzi dello scrittore norvegese Jo Nesbø L’uomo di neve diretto da Tomas Alfredson è un film dalle atmosfere tipicamente scandinave quindi cupissime e ha con un cast internazionale, peccato non riesca a sviluppare come invece dovrebbe la trama, tra l’altro i diversi piani della narrazione e le troppe ellissi creano squilibrio e spaesamento col risultato che lo spettatore non si appassiona né si emoziona, resta freddo, insomma, e in un thriller non sono delle belle cose.