AMMORE E MALAVITA, regia di Antonio Manetti e Marco Manetti

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poster-ammore-e-malavitaC’è Issa – la giovane infermiera Fatima, interpretata da Serena Rossi con parrucca nera ricciolona -, c’è Isso – Giampaolo Morelli, qui nel ruolo del killer Ciro che dovrebbe eliminarla e che invece la mette al sicuro -, e ci sono tanti tipacci molto molto malamente in Ammore e malavita, una sceneggiata contaminata da altri generi colorata, vivace e coinvolgente ambientata negli stessi luoghi di Gomorra, a iniziare dalla Scampia d’apertura, con la quale i Manetti Bros. confermano, dopo Song ‘e Napule, la loro dichiarazione d’ amore sconfinato per il capoluogo partenopeo. Si canta, si spara, si canta ancora e si continua a sparare con attori che cantano e cantanti nel ruolo di attori, Rossi e Morelli sono bravi e affiatati, Claudia Gerini, la romana del gruppo, se la cava benone nelle vesti di sguaiata vedova del boss camorrista appassionata di cinema, su Carlo Buccirosso ormai mancano gli aggettivi tanto è superlativo, peccato solo per la lunghezza eccessiva, 134 minuti sono un poco troppi.

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