Stufa di essere una troppo brava studentessa e di sentirsi invisibile l’insicura Vee (Emma Roberts, figlia e nipote d’arte) si lascia incuriosire da Nerve, un gioco online che propone sfide sempre più azzardate e pericolose, per il godimento degli spettatori incollati allo schermo a guardare e a beneficio del conto in banca che a ogni prova superata cresce. La prima prova è semplice, consiste nel baciare in un bar uno sconosciuto, il cattivo ragazzo Ian (Dave Franco), col quale poi Vee continua a giocare, tra le mille luci di una notte newyorkese, sfidando il destino e rischiando di perdere il controllo della situazione. Diretto da Henry Joost e Ariel Schulman e tratto dall’omonimo romanzo, Nerve è un thriller tecnologico collegato all’attualità indirizzato ai giovani dove si parla della dipendenza e delle pericolose conseguenze del cattivo uso del web e anche se non mantiene le promesse e se pecca in qualche banalità almeno va veloce.
“Un film generazionale”
Se siete nati quando ancora il mondo era dominato dalle cabine telefoniche, dalla posta cartacea, dalla televisione con due canali forse qualche difficoltà nella visione del film potreste pure averla, ma non spaventatevi. Tutto sommato “Nerve” non è poi così difficile da capire. Naturalmente i ragazzi andranno a nozze nell’immedesimarsi nella storia della pellicola, una storia di oggi tra web, super cellulari e company. Per i non più giovani si pone una riflessioni: quante è dura la nuova tecnologia che ogni giorno cambia vertiginosamente. Aiuto !!