Elia Venezia (Toni Servillo) è uno stimato psicoanalista ebreo, tirchio, annoiato, pigro e senza affetti che tiene tutti a dovuta distanza, sia i pazienti che non guarisce, sia l’ex moglie Giovanna (Carla Signoris), che abita nell’appartamento accanto e che gli fa da mamma – gli cucina, gli fa il bucato -. Quando però, dopo troppi bignè e una serie di accertamenti, l’uomo viene costretto a frequentare una palestra per rimettersi in forma, nella sua vita entra Claudia (Veronica Echegui), una vivace e stravagante personal trailer spagnola che trascina il riluttante Elia a correre e allenarsi nei parchi romani, coinvolgendolo anche nei suoi bizzarri casini. Che farà il distaccato professore? Si sboccherà, lasciandosi finalmente andare alla vita? Lasciati andare di Francesco Amato è una commedia pensata e scritta sulla voglia di leggerezza di Toni Servillo – attore di immensa classe che finora si era abbandonato a ruoli più morbidi soltanto a teatro -, la teoria degli opposti che prima si scontrano e poi si incontrano è prevedibile e stravista e non mancano stereotipi e ripetizioni ma il film si lascia tutto sommato vedere e ha qualche buona battuta, al netto dell’agitato finale, con Luca Marinelli in versione galeotto con balbuzie.
“La corazzata Toni Servillo”
E’uno dei più grandi attori italiani di cinema e di teatro del momento Toni Servillo. Elegante, garbato anche nei modi con la stampa e il pubblico, il “divo” deve molto a Paolo Sorrentino che gli ha dato modo di mettere in mostra il suo grande talento. Detto questo però il film in questione benchè gradevole e divertente non merita tutti gli apprezzamenti fuori dalle righe che la critica quasi in toto gli ha riservato. Si sa che le cose vanno così in Italia e Roma e Roma luogo deputato del cinema di casa nostra formato da gruppi più o meno compatti di produttori, distributori, registi e attori che hanno la possibilità di una visibilità nei mezzi di comunicazione a partire dalle reti televisive pubbliche e private che altri non hanno.
Così va la vita “bellezza, e tu non ci puoi fare nulla….”