La bella e la bestia, regia di Bill Condon

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poster-bella-e-la-bestia-la-4C’era una volta un castello abitato da un principe (Dan Stevens) bello, biondo, ma così vanesio e così egoista da essere trasformato in un mostro da una mendicante che aveva deriso. E c’era sempre una volta poco lontano, in un villaggio francese ad alto tasso di ottuso maschilismo, la giovane Belle (Emma Watson), una giovane donna ribelle, libera e indipendente che, finita prigioniera nel castello stregato per salvare il padre colpevole di aver rubato una rosa, riesce a guardare oltre le apparenze e si innamora della gentilezza d’animo della Bestia, spezzando così l’incantesimo: ecco La Bella e la Bestia di Bill Condon con attori in carne e ossa, la storia – ispirata alla fiaba di Jeanne-Marie Leprince de Beaumont  – pur non avendone la stessa magia e lo stesso incanto è pressoché uguale alla versione animata del 1991, sono immutati i valori di base quali generosità, altruismo e bellezza interiore, sono simili le musiche al netto di alcune modifiche nelle canzoni, c’è invece qualche aggiornamento sulla natura dei personaggi, a iniziare dalla presunta omosessualità di Le Tont – gonfiata, e molto ad arte, all’uscita del film -, e comunque i punti di forza di tutta l’operazione sono gli abitanti del castello trasformati dal sortilegio in credenza, teiera, tazzina, orologio, candelabro, piumino e l’organizzazione della cena è la cosa più bella del film, peraltro troppo lungo considerato il pubblico di riferimento.

 

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