Classe Z, regia di Guido Chiesa

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poster-classe-zIl primo giorno dell’ultimo anno di un liceo scientifico gli studenti a rischio bocciatura vengono relegati nella sezione H, creata dal preside (Alessandro Preziosi) nella convinzione che la loro presenza nelle varie classi sia d’ostacolo al rendimento degli altri alunni. Tutti gli insegnanti rinunciano a far studiare la sezione-ghetto tranne il nuovo supplente di lettere, il prof Andreoli (Andrea Pisani) che, novello professor Keating de L’attimo fuggente di Peter Weir (qui ampiamente deriso), sembra credere in loro ma che dovrà presto gettare la spugna fino a che gli stessi ragazzi, sentendosi ormai prossimi alla bocciatura, gli chiedono aiuto… Dopo i figli indolenti e sfaccendati di Diego Abatantuono in Belli di papà Guido Chiesa torna con Classe Z a parlare di ragazzi, concentrandosi questa volta su un gruppo di alunni in difficoltà alla ricerca della rivincita e sui pregi e i difetti del mondo della scuola, peccato che l’argomento, importante e attuale, declinato coi toni di una commedia popolare, resti in superficie.

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