Free State of Jones, regia di Gary Ross

di

jonesGuerra civile americana, 1862.

Newt Knight – infermiere dell’esercito sudista – dopo aver visto troppo e dopo che l’amato giovane nipote gli è morto tra le braccia senza ricevere alcuna cura, decide di disertare per riportarne il corpo a casa, dove le ingiustizie subite dalla popolazione da parte dei soldati confederati gli suscitano il desiderio di rivolta. E così – dalle disagevoli paludi della contea di Jones – Knight inizia a raggruppare attorno a sé uomini e donne, diseredati e disillusi, bianchi e neri, tutti pronti a ribellarsi ai militari prepotenti, fondando il Libero Stato di Jones, in una sorta di guerra civile nella guerra civile. Ma, come si vedrà, neppure le elezioni che seguiranno, con la vittoria dello stato dell’unione, cambieranno in bene le cose…, e neppure il destino di un pronipote, nel 1947, con una parte di sangue nero…

Gary Ross sceglie un capitolo della guerra civile americana poco conosciuto confezionando un film molto classico e accurato, interpretato dal sempre bravo e convincente Matthew McConaughey, peccato sia così lungo, qualche sforbiciata qua e là gli avrebbe di sicuro giovato.

 

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