Nella rubrica di Sette normalmente parliamo di cose fatte, progetti attuati o speranze in procinto di essere realizzate. Questa volta Quartieri Tranquilli mira più in alto e propone un appello per coinvolgere signori e signore nel modo di vivere più vitale e gratificante che esiste, quello di pensare anche agli altri. Ecco, dunque, un appello a tutti i pensionati con voglia di fare, dare e sentirsi utili. Andare in pensione è una vittoria perché vuol dire che si è lavorato tanto, ma anche un trabocchetto perché riempire, con soddisfazione, quel tanto tempo libero lasciato dai nipoti, dagli interessi, dai vizi, non è così semplice. Il miglior modo per farlo è sicuramente il volontariato. Dare e fare per gli altri è doppiamente gratificante, basta scegliere la causa o il soggetto che ci piace, ci appassiona, sappiamo fare. La vita si è allungata e “Guadagniamoci la nostra pensione” può diventare, per chi ha smesso di lavorare, uno slogan etico e paradossale che può aiutare la nostra società ad andare avanti meglio, confidando nel sapere e nella conoscenza di chi l’ha mandata avanti per decenni. “Guadagniamoci la nostra pensione” dovrebbe essere il manifesto universale di chi se l’è meritata.