Torna – dopo dodici anni e dopo un lungo fidanzamento col freddo e fascinoso avvocato Mark Darcy (Colin Firth) – Bridget Jones (Renée Zellweger), torna nel giorno del suo 43esimo compleanno, di nuovo zitella, meno goffa, meno smorfiosa e meno paffuta, con qualche ruga in più e un lavoro niente male, sempre simpatica e sempre a caccia del principe azzurro. Durante un fine settimana BJ incontra Jack – un americano ricco, parecchio belloccio e, incredibile!, pure singolo – col quale passa una notte in tenda, qualche settimana dopo – a un battesimo – ricade nelle indimenticate braccia di Darcy, ovvio che quando si ritrova in attesa di un baby non sappia chi dei due sia il padre. Non sarò certo io a svelarlo, tutto il resto di Bridget Jones’s baby gira attorno alla domanda lasciando spazio alla competizione tra i due maschi contendenti, a equivoci e alle osservazioni di Bridget, smarrita, incerta, confusa, ma sempre efficace. Ci si diverte abbastanza nonostante la lunghezza spropositata, alcune situazioni sono uno spasso, quando entra in scena Emma Thompson (nel ruolo della ginecologa) il film prende il volo e l’ultima sequenza garantisce la quarta puntata.