C’è chi li vuole vedere tutti e si prende le ferie e c’è chi seleziona i film che chissà se arriveranno nelle sale e comunque chissà quando, c’è chi si organizza da solo e chi invece ha un gruppo consolidato di amici coi quali segue tutte le vie, chi desidera vedere film fatti per il pubblico qualcosa trova, chi punta a quelli del genere punitivo trova di più, insomma sia come sia ancora qualche ora e si parte: inizia lunedì 19 settembre l’attesissimo appuntamento cinematografico d’autunno con le vie del cinema che porteranno a Milano – spalmata in 9 giorni (il giorno in più rispetto al calendario previsto è per The woman who left, il film fluviale di Lav Diaz vincitore del Leone d’Oro), dislocata in 14 sale e accompagnata da incontri con registi, autori, attori, critici – una selezione di opere provenienti dall’ultima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dal 69° Festival del film Locarno, dalla 52° Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro e dal 21° Milano Film Festival oltreché un’anteprima.
Il menu è gustoso al netto di qualche mancanza, per quanto mi riguarda ho visto soltanto due dei tre film italiani in concorso e se mi è piaciuto molto Questi giorni di Giuseppe Piccioni – il breve viaggio da Gaeta verso Belgrado di quattro ragazze diversamente in fuga da qualcosa, una storia semplice, sentita e morbida che ti prende e ti porta dentro, facendoti partecipare fino alla fine -, mi ha affaticata parecchio Spira mirabilis di Massimo d’Anolfi e Martina Parenti, dove il tema dell’immortalità viene raccontato da una composizione di immagini, voci e forti suoni.
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