Nel 1934 Fritz Lang, in fuga dalla Germania nazista e dopo un anno trascorso a Parigi, si stabilì in America dove girò dei film magnifici, in sintonia coi generi del luogo (western, storie di guerra, storie nere, di gangster e di avventura) ma senza allontanarsi dal suo stile. E’ dedicata al periodo americano di Fritz Lang la bella retrospettiva in partenza al Museo Interattivo del Cinema (viale Fulvio Testi 121) il 5 agosto alle 18 con Furia, tra gli altri titoli scelti ci sono: La donna del ritratto, Gardenia blu, Dietro la porta chiusa, Il grande caldo, La bestia umana, L’alibi era perfetto.
Per il calendario completo fino al 28 agosto: www.cinetecamilano.it
“Vienna Berlino Hollywwod solo andata”
E’ una generazione di artisti formidabili quella che negli anni trenta ha abbandonato la vecchia Europa per sfuggire al regime nazista e ai suoi orrori e raggiungere la terra californiana calda e accogliente pronta a ricevere coloro che faranno grande Hollywood: Preminger, Murnau, Wilder, Lubitsch, Sternberg, la divina Marlene Dietrich, solo per citarne alcuni e naturalmente Fritz Lang. “E’ chiaro non è facile per nessuno arrivare al paradiso in America – ha raccontato in un’ intervista il mitico regista -, ma chi non si lascia scoraggiare da una dozzina di sconfitte e anche più, chi non perde la fiducia in se stesso al tredicesimo tentativo se non muore di fame nei primi cinque anni finisce per essere portato alla terra promessa sulle meravigliose strade sfaltate della California. Del resto non è la sorte solo degli uomini di cinema. Anche quella dei commercianti, o più esattamente degli speculatori di terreni.
Perchè l’ americano sa molto bene che cosa gli serve quando costruisce, con bella fiducia nell’ industria cinematografica, le celebri strade asfaltate nel deserto fino a trenta, quaranta chilometri nel deserto…..” Lang a metà degli anni Quaranta realizzerà alcuni tra i più bei film del periodo spesso incentrati sulle vittime di errori della società inventando un nuovo tipo di film poliziesco che avrà una grande influenza nel filone gangsteristico.
Un vero genio le cui pellicole ci lasciano ancora oggi senza fiato. Grazie a Hollywood che con la sua disponibilià e intelligenza ha saputo sfruttare degnamente il genio di tanti intellettuali rifiutati dalla stupida e superata Europa pronta a bruciare nella seconda guerra mondiale…