Bruno (Michele Riondino) è ammalato di una malattia che proviene da un abuso subito da bambino all’interno di una fornace e da allora vive col desiderio di vendicarsi, perché è soltanto dalla vendetta che può arrivare la guarigione. Quando sua moglie Elena (Valentina Cervi) – che fa la restauratrice – viene convocata per un lavoro in una chiesa vicino al luogo della violenza Bruno l’accompagna con un progetto ben definito in testa…
In equilibrio tra nero e thriller il film ha belle atmosfere parecchio inquietanti e sparge tanti simboli, peccato che la sceneggiatura e la costruzione della trama siano un po’ vacillanti, in ogni modo è il primo lungometraggio di Gianclaudio Cappai e le opere prime non sempre ma spesso vanno incoraggiate.
Senza lasciare traccia è in programmazione al cinema Beltrade (via Nino Oxilia 10) e venerdì 15 aprile il regista incontrerà il pubblico prima dello spettacolo delle 21.20, per saperne di più www.cinemabeltrade.net