Quella che sembrava una mattina come tante si rivela per Carlos, dirigente spregiudicato di una banca che ha offerto titoli spazzatura alla propria clientela, una mattina diversa. L’uomo – tra l’altro in crisi matrimoniale – è appena salito in macchina per portare i figli a scuola quando la telefonata da un numero sconosciuto lo invita a versare su un preciso conto una quantità enorme di soldi, avvertendolo che se tenterà di abbandonare l’auto farà bum assieme a Sara e Marcos, dal momento che un sedile è carico di esplosivo.
Che tensione che paura che adrenalina scorrono lungo questo film spagnolo – opera prima di Dani de la Torre, tutto o quasi ambientato dentro l’abitacolo di un’automobile – che sullo sfondo della crisi economica mescola con efficacia dramma e azione imprigionando lo spettatore alla poltrona, proprio come Carlos (Luis Tosar: perfetto) è prigioniero nella sua macchina, tallonato da una parte da un risparmiatore inferocito e dall’altra dalla polizia che lo insegue.
“Meglio andare a piedi….”
Il cinema spagnolo sta crescendo a vista d’occhio. Peccato che come per il cinema francese, olandese, danese, ecc. troppo pochi sono i titoli che giungono sui nostri schermi. Ben venga quindi questo film, un thriller mozzafiato capace di farvi inchiodare alla poltrona del cinema per la sua intrigante tensione. Girato in buona parte all’interno di un’automobile il film ti fa venire voglia di non usare più la quattro ruote. Meglio andare a piedi e soprattutto non fidatevi ciecamente delle banche. E’ un mondo crudele……..