Totò, Peppino…e la malafemmina di Camillo Mastrocinque è forse uno dei migliori film girato dalla coppia, si ride di gusto, si ride tanto e di continuo, e alcune sue scene fanno ormai parte della storia del cinema, come la dettatura della lettera, come la richiesta di indicazioni al vigile in piazza Duomo, come soprattutto il momento dell’arrivo a Milano di Totò e Peppino, impellicciati e con una lanterna in mano perché – si sa – a Milano fa molto freddo e c’è la nebbia: ecco, quest’ultima scena fu girata sotto le volte della Stazione Centrale, palcoscenico nel corso del tempo di molti altri film (tra i quali Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti, La vita agra di Carlo Lizzani, Milano calibro 9 di Fernando Di Leo, Il caimano di Nanni Moretti e Il ladro di bambini di Gianni Amelio), luogo eletto di arrivi e di partenze, di lacrime, di speranze, di emozioni, di disperazione, di abbracci, di sorrisi, di baci, di promesse e d’altro ancora.
E alla Stazione Centrale quale contenitore cinematografico – oggi diverso da ieri e irriconoscibile rispetto l’anno dell’arrivo a Milano della famiglia Parondi – è dedicata la passeggiata organizzata da Nicola Falcinella – giornalista e critico cinematografico – sabato 23 aprile. Storie, ricordi, aneddoti, curiosità, segreti e tanto tanto altro: l’appuntamento con Nicola è alle 10.30 all’ingresso della Libreria Feltrinelli Express (al piano terra), il biglietto costa 10€ (7€ per i possessori di Carta Più Feltrinelli), per informazioni e prenotazioni telefonare al numero 349 5712336 oppure scrivere a paolo.melissi@yahoo.com
“La Stazione Centrale di Milano luogo di sogni e di ricordi”
Il Transatlatico, quella celebre bacheca di vetro contenente il modellino di una grande nave, era
il luogo simbolo per tutti coloro che volevano darsi appuntamento: parenti pronti per la partenza o per l’ arrivo via ferrovia, gli amici, gli innamorati, insomma umanità varia sempre in attesa di qualcosa e di qualcuno. E’ ovvio che il cinema non poteva ignorare questo spazio tanto amato dai milanesi; uno spazio ormai completamente ristrutturato e irriconoscibile rispetto a tanti anni fa, ma la vita va avanti e si sa le cose cambiano.
Ben venga quindi l’iniziativa di Nicola Falcinella che farà rivivere l’emozione delle pellicole più significative realizzate alla Stazione Centrale. Pensate che nel settembre 1981 il grande Robert Mitchum girò per due giorni all’ ultimo binario a destra alcune sequenze del kolossal tv “Venti di guerra”, una produzione internazionale ambientata durante il secondo conflitto mondiale. Location scelta perchè le volte in vetro della Stazione sono simili a quelle presenti in altre città europee costruite negli anni Trenta utilizzando uno stesso modello architettonico.
La S.C. “luogo eletto di arrivi e di partenze, di lacrime, di speranze, di abbracci, di sorrisi, di baci, di promesse e di altro ancora”, come ricorda il titolo della passeggiata e come sottolinea Ilaria.