Roberto Serafin, giornalista
Qual è il suo quartiere?
De Angeli
Il quartiere ha una sua identità precisa? E qual è?
Residenziale, commerciale (in misura minore)
Chi vi abita si riconosce in lui?
Sicuramente chi ci vive si riconosce nel quartiere
Ha una storia, aneddoto, episodio interessante sul suo quartiere?
Un tempo di qui passava il tram Gamba de Legn diretto a Novara. Usciva sbuffando da un portone di corso Vercelli, attraversava piazza Piemonte e sferragliava per via Marghera. Sono tra i pochi che ancora se ne ricordano.
In questi ultimi anni il quartiere è cambiato molto?
Noto un aumento a dismisura di pizzerie, ristoranti etnici, gelaterie. Una dimensione ludico-golosa prima sconosciuta. Con inevitabili oceanici happy hour e movide.
Quali sono i difetti del quartiere? (rumore, movida, traffico, carenza di mezzi, troppi negozi)
Totale assenza della vigilanza municipale, ma questo è un male che riguarda tutta Milano.
Quali sono le cose belle?
Sicuramente la Casa di riposo “Giuseppe Verdi” con i suoi tesori, ma anche la biblioteca comunale di via Sacco sempre piena di giovani che studiano, di bambini che cercano libri, di adulti e anziani che sfogliano giornali seduti su comode poltrone.
C’è un mercato e lei ci va?
Il mercato comunale di piazza Wagner è anche un punto d’incontro per i cittadini del quartiere, un simpatico e frequentato “salotto”.
Il Comune di Milano, secondo lei, lavora bene per rendere migliore la città?
A rendere la città migliore siamo soprattutto noi cittadini che l’amiamo. Il Comune ci mette delle pezze qua e là.
Ci sono aree verdi curate?
Il cemento sicuramente abbonda, ma in piazza Sicilia e in via Pagano vi sono gradevoli spazi riservati ai bambini e non solo.
C’è qualcosa che consiglierebbe al Comune per migliorare il suo quartiere?
Rendere più vivibili i marciapiedi impedendo la sosta selvaggia con appropriate aiuole possibilmente fiorite. Ma vorrei poter fare di più.
r.serafin1@rin.it