Quartieri Tranquilli è contentissimo di parlare di un quartiere virtuoso. È già la seconda volta che il pensionato Pietro Virgilio, che tanto si dà da fare per il Corvetto, ci racconta belle storie di coesione sociale. Questa volta tocca a Konstantin, un ragazzo arrivato dalla Russia e adottato da una famiglia italiana, rivelatasi assolutamente inadeguata. Di più: Kosta ha subito violenza e abusi da parte del genitore adottivo, una tragedia riportata dai media, un caso che si trascina da anni. Tutto il quartiere si è mobilitato per Kosta che oggi lavora come cameriere in un ristorante. Un gruppo di ferro – Pietro Virgilio, volontario Unicef, l’avvocato difensore e i carabinieri di Milano – ha accompagnato il giovane nell’iter giudiziario non sempre facile. Dopo perizie, controperizie, udienze e testimonianze, il Tribunale ha ritenuto credibile la denuncia di Kosta e ha condannato il colpevole al carcere e a pagare i danni. Konstantin che cambierà cognome, è un giovane felice che può guardare al futuro con maggior fiducia e serenità. Una vittoria anche per il Corvetto che l’ha sempre sostenuto. Perché un quartiere può salvare un’esistenza.