Abbandonati all’improvviso e tanto delusi dalle rispettive fidanzate, Vincenzo (Vincenzo Salemme) e Paolo (Paolo Calabresi) – amici e solidali per caso – imbastiscono un’improbabile vendetta incrociata, nel senso che ciascuno deve prima sedurre e far innamorare di sé l’ex dell’altro e poi lasciarla, per farle provare la stessa cocentissima sofferenza. Tra i due cuori infranti e rancorosi si intromette Alberto (Carlo Buccirosso), attore fallito in cerca d’autore, che sorregge e vivacizza le vendette nonché l’intera commedia degli equivoci su amore e amicizia molto giocata su realtà e finzione, quindi sul mondo teatrale e il mestiere d’attore.
Se mi lasci non vale – al netto di un po’ di stanchezza di fondo e di qualche stonatura – è un film semplice, fresco e leggero tutto sommato piacevole, merito anche dell’elegante ambientazione napoletana, della simpatia dei collaudati interpreti tra i quali – oltreché il già citato Buccirosso – spicca Carlo Giuffrè, attore immenso qui nel ruolo del padre di Paolo, che illumina e impreziosisce le scene nelle quali appare.
“Salemme un talento sprecato”
E’bravo l’attore napoletano. Ha mestiere, ritmo, simpatia, qualità che in teatro sono fondamentali e anche al cinema se non fosse che in un film la cosa più importante è la sceneggiatura e il montaggio delle immagini. Non dipendono però del protagonista che sul set può solo obbedire. Vi sono casi clamorosi di dissenso a fine riprese come quello di Al Pacino furibondo dopo aver visto un film montato da lui interpretato. Una cosa completamente diversa da quella che lui aveva immaginato e creduto durante la lavorazione. Questo è il cinema.
“Se mi lasci non vale” è una commediola gradevole, ma senza interesse.
E’come gustare un’apparente succosa minestra in realtà senza sapore. Il problema sta nel manico. Registi, sceneggiatori, produttori per favore cercate qualche cosa di nuovo. Rischiate il non tradizionale, ma “faciteci ‘stu piacere” visto che la cornice del film si svolge nel golfo, tra le piazze e le vie dell’affascinante Napoli (Ilaria ho scritto giusto?).
Fateci vedere storie diverse, situazioni originali. Qualcosa che ci stupisca. Lo so non è facile, ma ne vale la pena per amore del cinema……..