Yuri (Antonio Albanese) – attore senza più memoria e soprattutto senza un quattrino – incarica Arturo (Carlo Verdone) – investigatore privato, pure lui senza un soldo – di pedinare l’ex moglie per documentarne l’infedeltà solo che questa strana coppia molto ben assortita di disperati e amabili disgraziati invece di registrare il dialogo tra i due probabili piccioncini intercetta quello ambiguo e a tratti incomprensibile di due malviventi ritrovandosi così in una girandola continua di travestimenti, equivoci, avventure e guai.
Non sarà il migliore film di Carlo Verdone né brilla di originalità questa commedia che con qualche pennellata di giallo e di nero osserva e fa satira sociale sul nostro dolente presente, comunque il film è scorrevole anche se qualche sforbiciata qua e là gli avrebbe giovato, si ride e si sorride amaro, Verdone e Albanese funzionano e Verdone è irresistibile quando rifà se stesso, e che bravi gli attori di contorno, a iniziare dalla cantante armena lirica Anna Kasyan, una scoperta degna di molte note.