Belli di papà, regia di Guido Chiesa

di

belliIl papà è Vincenzo (Diego Abatantuono), un ricco industriale e soprattutto un grande lavoratore, i belli sono i suoi tre figli spendaccioni e viziati. Stufo di vedere Chiara, Andrea e Matteo spendere e spandere i suoi soldi a Milano, Vincenzo si inventa uno stratagemma per portarli in Puglia e farli iniziare a lavorare, ne usciranno migliori tutti e quattro.

Belli di papà affronta un tema sociale non banale coi toni e i tempi della commedia, si ride, si sorride, si riflette, ogni tanto il ritmo cala ma poi risale, Diego Abatantuono è davvero bravo e riempie l’inquadratura, i tre figli bamboccioni se la cavano, e fa sempre un grande anzi grandissimo piacere trovare Antonio Catania.

 

Un pensiero su “Belli di papà, regia di Guido Chiesa

  1. pierfranco bianchetti

    “Il critico cinematografico questo sconosciuto!”
    Concordo parola per parola con quello che ha scritto Ilaria. Il film è piacevolissimo e Diego Abbatantuono con il suo sguardo ironico e quasi diabolico è insuperabile insieme naturalmente al grande Antonio Catania presente in mille film e in altrettante fiction tv. Una presenza sempre efficace tanto che spesso mi chiedo quando vedo una nuova commedia italiana, “ma dove è Antonio?”.
    Ultima nota sul modo di recensire un film che deve essere piacevole, breve, simpatico, intelligente e informativo quel tanto che basta allo spettatore per incuriosirsi e acquistare il biglietto del cinema.
    E’ ciò che succede quando leggete questa rubrica.
    Spesso ripasso i preziosi volumi scritti da Tullio Kezich intitolati “I mille film”, editore Formichiere, raccolta di recensioni del critico su “Panorama” negli anni Sessanta e Settanta. Capirete come si esercita al meglio la professione di giornalista cinematografico…….. quella vera senza sfronzoli ed esercizi di autocompiacimento narcisistico…..

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