Pazienza se fin dal titolo si capisce come andrà a finire tra due vicini di pianerottolo, il terapista di coppia in fase di divorzio Stefano (Luca Argentero) e l’avvocato divorzista Claudia (Sarah Felberbaum), tanto affabile e dai modi garbati lui, tanto isterica e piena di rancore e veleno verso gli uomini lei. Le commedie romantiche ci piacciono e ne abbiamo una voglia matta, il problema di Poli opposti è lo svolgimento e ci sono voluti otto sceneggiatori – sedici mani! -, per scrivere un copione esile esile fatto di situazioni banali banali (infarcite di invadenti marchi in bellavista) senza battute né smalto e così gli 85 minuti scorrono a fatica e si fanno sentire.
E che peccato però.
Lo so che è assurdo fare paragoni assolutamente illeciti e pazzeschi, ma dopo aver visto il film con Luca Argentero ( poveretto, si dà da fare per essere brillante e simpatico, ma la sceneggiatura non lo aiuta) vorreste andare a casa, sedervi sul divano e guardare una delle commedie in dvd con la coppia Spencer Tracy e Katharine Hepburn impagabili nel duettare sullo schermo. Prendete ad esempio “La costola di Adamo”, 1948 di George Cukor, nel quale i due attori interpretano la parte di un’avvocatessa e di un giudice, marito e moglie, che si trovano su fronti opposti in tribunale con conseguenze esileranti quando alla sera sono a casa loro…. Tracy e Hepburn sono stati amanti affettuosi e legatissimi per molti anni fino alla morte di lui.
La leggenda vuole che quando si sono conosciuti a Hollywood nell’ufficio di un produttore per interpretare insieme un film, sono stati da subito protagonisti di una scenetta gustosa. Lei più alta di lui per giustificarsi disse: “Spero Mr. Tracy che la mia statura non le crei problemi” .
“Non si preoccupi Miss Hepburn – è la risposta – saprò come ridimensionarla!”
Torniamo a “Poli opposti” di cui ci ha già parlato Ilaria.
Vorrei aggiungere solo questo. Non andate via prima della fine dei titoli di coda. Sentite due pezzi musicali celebri “It’s romantic” (vi immaginerete Fred Astaire e Ginger Rogers ballare meravigliosamente insieme) e “Just the way you are”, una canzone che non vi farà rimpiangere i soldi spesi per il biglietto.
Buon ascolto !
Già, e i paragoni illeciti e pazzeschi potrebbero continuare all’infinito…
Ma è così difficile scrivere oggi commedie?
Eppure i francesi ci riescono e spesso molto bene, infatti negli ultimi tempi il meglio arriva dalla Francia e di sicuro da noi arriva una piccola parte della loro produzione.
Tornando a Poli opposti, è vero, le uniche note belle sono quelle musicali e ascoltare “It’s romantic” e “Just the way you are” fa sempre un grande piacere.
C’ erano una volta negli anni Cinquanta e Sessanta dei signori che a Roma si trovavano tutti i giorni tra loro e passavano il tempo a scrivere soggetti e sceneggiature ispirate alla vita di tutti i giorni. Il giornalaio, il conducente di taxi o di autobus, il cameriere del bar o del ristorante, il portinaio del condominio, erano i loro bersagli preferiti per raccontare sullo schermo la vita vera vissuta dalle persone comuni. Si chiamavano Age, Scarpelli, Sonego, Steno, Pirro, Solinas e altri; gli inventori della commedia all’italiana amata in tutto il mondo.
Spesso i critici anglosassoni si interrogavano sul successo di un personaggio come Alberto Sordi, l’italiano un po’ carognetta, ruffiano, insincero, ma divertente.
“Come fate a ridere dei vostri difetti? Noi non ci riusciamo”.
E’ questo il punto.
Il nostro paese con le sue magagne ha il pregio di affrontare con il sorriso tutte le cose negative che purtroppo ci contraddistinguono in Europa. Però la nostra storia, la nostra cultura, il nostro costume qualche volta sono migliori di altri.
E’ una contraddizione, lo so, ma è così…….