Teheran, girotondo di tradimenti e di ordinario grigiume coniugale: arriva dall’Iran un’altra opera prima da non lasciarsi scappare.
L’infermiera Soheila, la segretaria Azar, l’insegnante di chimica Simin e la studentessa Masha sono donne di età diversa emancipate, infelici, scontente e tradite – dal marito, dall’amante, dal fidanzato – che tentano però di cambiare i loro destini, reagendo e lottando contro restrizioni e costrizioni e Acrid – che è costruito con una struttura circolare semplice e lineare al netto di qualche momento di fatica – attraverso le loro storie private ci aggiorna sulla situazione femminile in Iran: in sala, in sala…
Cara Ilaria, sono andata a vedere “Arriva mia figlia. ” Mi è piaciuto e l’ho consigliato. Mollo il racconto dei racconti e vado sul tradimento Acrid. Vuole dire acre?
Mi fa piacere ti sia piaciuto il film brasiliano, che sto consigliando tantissimo.
Anche Acrid (che vuol dire aspro) potrebbe piacerti.
Fammi poi sapere, mi raccomando.
P.S. Poi hai sempre Forza maggiore, il film svedese.
“Gli uomini che mascalzoni” del 1932 di Mario Camerini è il film che ha lanciato Vittorio De Sica tutto ambientato nella Milano di allora. Bruno, il protagonista, per corteggiare Mariuccia una bella ragazza che lavora alla Fiera Campionaria, perde il posto di autista……Il titolo diventerà un tormentone che starà a significare la “pericolosità” del sesso maschile un po’ fetente. Da allora si sprecano i film che mettono alla berlina il maschio traditore, infedele, manigoldo. In “Vivere per vivere” di Claude lelouch, 1967, Yves Montand, un noto giornalista francese, intreccia una delle tante storie sentimentali extraconiugali, questa volta con una ragazza americana di nome Candice ( Candice Bergen). Poi porta sua moglie Catherine ( Annie Girardot) ad Amsterdam per il decimo anniversario di nozze. Una volta in albergo racconta una storia alla consorte e finge di ripartire per Parigi con il treno. Scende dall’ altra parte del binario per raggiungere di nascosto il suo albergo ( lo stesso dove vi è la moglie) per perdersi tra le braccia della giovane amante. Catherine al suo “ritorno” lo va a prendere al treno e si accorge dell’ inganno…..Sequenza che fa venire i brividi anche al più incallito dei lestofanti…. Quindi in “Acrid” niente di nuovo sotto il sole. Gli uomini sono sempre mascalzoni a tutte le altitudini…Però lasciatecelo dire…..qualche volta anche le “donne sono mascal……..” oh no ?