Sul Corriere della Sera del 19 aprile è uscito questo articolo a firma di Elisabetta Andreis
Malika Ayane, Ornella Vanoni, Niccolò Fabi, Moreno: gli artisti entrano negli ospedali, inventano un palco e iniziano a cantare. Sottovoce, soltanto con il loro strumento. Un concerto gentile, carico di vita, preludio di un talent show in corsia. Ad ascoltarli, i pazienti di Istituto nazionale dei tumori, Niguarda Sacco, ma “altre strutture si aggregheranno via via”, promette Ugo Vivone, ideatore di Special Stage. Si parte dai nomi noti della canzone per stimolare gli altri, “quei giovani esordienti e pieni di talento di cui Milan è piena”. Alcune sessioni sono fissata: pop, jazz, blues, hip, hop, reggae, funk, tutti i generi.
All’Istituto tumori di via Venezian, a Milano, si esibiscono oggi la Vanoni e il 9 maggio Malika. In mezzo, tanti altri. “una performance volontaria che ricordi per la vita”, per Francesco Nava, riccioli neri sparati e aria da sognatore: ha provato a suonare tra i pazienti e, in reparto, è tra i più bravi. Una web serie racconterà l’entusiasmo che porta con sé l’iniziativa: partite le iscrizioni anche via whatsapp (340 2114789, Offcinebuone.it), diversi i premi: “per ogni concerto sono assegnati crediti – spiega Vivone – Ci sono in palio borse di studio e incontri con musicisti famosi. E i migliori avranno a disposizione il palco di Eatay per autopromuoversi”. Molti giovani non hanno mai fatto volontariato: “Si presentano senza esperienza, timorosi. Io dico: “dai, fai come se fossi alla Scala””. Sorrisi, applausi, grinta: Lina Sotis, che con l’associazione Quartieri Tranquilli sostiene il progetto: “In corsia c’è vita, non solo malattia“.
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