Sul blog della 27ora del Corriere della Sera (http://27esimaora.corriere.it) è uscita questa intervista a Cristiana Battiston, archeologa volontaria
«Da grande farò l’archeologa». Cristiana Battiston, a otto anni, un mattino al risveglio ha rivelato al padre il suo sogno. Un sogno che ha preso vie inattese. Oggi, a 41, Cristiana, veneziana, lavora a Milano nel marketing di editoria professionale presso uno dei più importanti gruppi editoriali italiani. Dopo la laurea in Lettere Classiche a indirizzo archeologico, con una ponderosa tesi sul Neolitico medio, capisce che è impossibile mantenersi economicamente rimanendo in quel campo. La passione è tale, comunque, che continua a partecipare a scavi estivi organizzati dai Gruppi Archeologici d’Italia, prima come volontaria, poi come responsabile.
Dieci anni fa un’altra illuminazione: fonda con un centinaio di soci il G.A.Am, gruppo archeologico ambrosiano http://www.archeoambrosiano.org. Con una quota annuale, gli iscritti partecipano d’inverno a visite guidate a Milano e in Italia, d’estate a esplorazioni e scavi archeologici nella zona dei monti della Tolfa, vicino a Civitavecchia, dove si trovano nascosti fra boschi e colline siti preistorici, necropoli etrusche, villae romane e città medioevali. «Faccio tutto questo senza avere un tornaconto. Voglio trasmettere l’amore per l’archeologia e per il nostro patrimonio, sempre bistrattati», racconta Cristiana.
È consapevole che la professione attuale non è in linea con le sue aspirazioni profonde, ma dice: «Il lavoro, comunque, mi piace. Una laurea in materie classiche serve per la forma mentis, ma non offre nozioni pratiche che ho invece imparato con la mia esperienza aziendale, utili anche per la gestione del G.A.Am». Con un impiego full time, Cristiana ogni giorno si ritaglia degli spazi per dedicarsi all’associazione, preparando brochure e gestendo le riunioni settimanali. Ora sta organizzando il cinquantenario della rete dei Gruppi Archeologici d’Italia che verrà celebrato a metà di giugno a Milano http://gruppiarcheologici.org. Fra le altre cose, ha seguito anche la pubblicazione di tascabili di successo, come Milano Archeologica. 11 Itinerari dalle origini al basso Medioevo e Milano fuori porta tra archeologia e arte. 13 itinerari dalle origini al Rinascimento (tutti pubblicati da Editore Meravigli – Libreria Milanese).
Spesso il tempo dedicato a questo hobby viene portato via alla famiglia, ma «questo non mi pesa assolutamente. E il mio compagno è comprensivo, o mi prendeva così o niente», sostiene Cristiana. Risolto il problema anche con il figlio Emiliano, 7 anni. «Ha ereditato la mia passione. Ha cominciato l’anno scorso a scavare, in agosto, e nessuno l’ha più fermato. Andava in giro per il campo portando le carriole con gli altri figli dei soci. Viene con me alle riunioni ed è diventato la mascotte dell’associazione».
Il ricordo più bello? «A 22 anni, nel 1995, ho avuto la fortuna di partecipare al ritrovo di una tomba intatta nella necropoli del Ferrone, vicino a Tolfa. Facevamo i turni di notte con i sacchi a pelo a controllare se arrivavano i tombaroli, Quanto la tomba è stata aperta abbiamo pianto tutti, e non perché ci sentivamo un po’ Indiana Jones, ma perché credevamo in quello che facevamo. E ci crediamo ancora».