Una persona muore prematuramente, e due vite rinascono: potrebbe sintetizzarsi così “Una nuova amica” dove il regista francese riflette con intelligenza su ambiguità, confusioni, confini sessuali, inquietudini, segreti, maschere e desideri degli esseri umani – spesso tenuti a freno da paure, conformismi, convenzioni – alternando leggerezza a dramma, divertendo senza comunque mai buttarla in farsa e circondandosi da attori di classe, a iniziare da Romain Duris.
François Ozon è un maestro, si conferma tale anche in “Una nuova amica” e lo fa da subito, fin dalla sorprendente sequenza di apertura.