Corse alle Olimpiadi di Berlino del 1936, fu aviatore nella seconda guerra mondiale, sopravvisse nell’oceano Pacifico per 47 giorni resistendo a fame, sete, tempeste e squali, fu salvato dai giapponesi, che lo imprigionarono e lo torturarono con particolare crudeltà e sadismo: insomma ne ha passate proprio tante Louis Zamperini, figlio di italiani immigrati in America, con infanzia e adolescenza ugualmente difficili, scomparso a 97 anni lo scorso luglio.
Ecco “Unbroken” di Angelina Jolie dove la regista – contornata da artisti eccellenti per il montaggio, la sceneggiatura e la musica – si impegna tanto per mettere in scena un’incredibile storia vera con il calvario di un uomo che niente e nessuno riescono a piegare, ma dove il tutto risulta troppo patinato, ben illuminato, accurato nei particolari, poco sporco e qua e là anche paradossale (quel pizzetto perfetto in mezzo al Pacifico, mah!) per coinvolgere e farsi davvero sentire.