Riecco un cane al cinema, ecco “Italo”, l’opera prima di Alessia Scarso dedicata alla storia vera di un cane randagio che qualche anno fa visse, amò e fu riamato da Scicli in Sicilia dove andava a prendere i bambini a scuola, scortava le donne fino a casa, partecipava a messe e processioni, guidava i turisti.
Qui il cane non è un meticcio color miele ma uno splendente golden retriver e la regista inserisce nella vicenda un bambino orfano di madre, Meno, il suo papà – il bel sindaco alle prese con il divieto di circolazione ai randagi, appunto -, altri bambini, altri adulti e un po’ di folklore sparso: i toni e i sapori diventano da “favola”, il montaggio e la descrizione denotano stile e sono veloci e anche se il copione scricchiola “Italo” conquista e commuove i più piccoli e i loro accompagnatori.