Clint Eastwood sceglie la vicenda vera di Chris Kyle – il leggendario cecchino americano che ha combattuto in Iraq sei anni e quattro turni a partire dal 2003 – per riflettere sul senso, sulla follia, sui disagi e sui danni collaterali della guerra che resta dentro la testa e dentro gli occhi del soldato anche durante i rientri a casa tra una missione e l’altra e che alla fine lo risparmia restituendolo alla famiglia, alla quotidianità, alla salvezza di altre vite – la missione di Chris, sempre e comunque – e a un destino beffardo, in patria.
Asciutto, scabro, forte, potente, senza fronzoli e senza invadenti colonne sonore: con “American Sniper” Clint Eastwood centra il bersaglio ancora un’altra volta.