Ecco un’altra sorpresa da scoprire sotto l’albero di Natale 2014: arriva dall’Argentina, si intitola Storie pazzesche ed è composta da cinque brevi episodi e un prologo (che fa prendere il volo all’intero film) indipendenti l’uno dall’altro ma legati dal filo rosso della violenza irrefrenabile di uomini e donne di fronte a soprusi e sopraffazioni, anche i più insignificanti.
L’automobilista arrogante, l’ingegnere tartassato dalle multe, un cliente da avvelenare, un miliardario disposto a tutto pur di salvare il figlio, la sposa che scopre il tradimento del neomarito il giorno delle nozze: il desiderio di ribellarsi è incontenibile, la vendetta è servita, la liberazione assicurata.
Toni satirici e toni più amari, ritmo, eccessi, crudeltà, energia, rimandi e citazioni, una colonna sonora trascinante e un cast a quattro stelle per un affresco contemporaneo nero e pauroso ma allo stesso tempo esilarante: dirige Damian Szifron, produce Pedro Almodovar.
E in sala si riflette, ci si spaventa e ci si turba, divertendosi.