Ieri con Pary siamo state all’Istituto Levi Montalcini di Buccinasco. Ci ha contattato la prof. Laura Vallieri qualche tempo fa, perché interessata ad impiantare un orto sinergico nel giardino della scuola. Ad accoglierci anche l’insegnante Cristiana Romiti.
Alla fine dell’incontro rivolgo qualche domanda a Laura:
“Perché avete pensato di fare un’ orto a scuola?”
“Perché la terra mi piace tantissimo, è una passione che ho da quando ero bambina, mettevo la terra in bocca, crescendo è una cosa che un po’ ho messo da parte, sembrava ci fossero altre priorità. Leggendo degli orti nelle scuole mi sono resa conto che c’entra moltissimo con quello che facciamo a scuola perché per capire chi siamo dobbiamo capire ciò che abbiamo intorno”.
“Perché pensi possa essere utile per i ragazzi impiantare e prendersi cura di un orto?”
“Noi li imbottiamo di conoscenze inutili mentre la prima conoscenza utile è cercare di comprendere la realtà e chi sono io, e la scuola deve tentare di sollecitare la domanda ed aiutarli a trovare delle risposte. Questo è, secondo me, il compito dei compiti”.
Laura, in un precedente incontro, mi aveva raccontato di un ragazzo sinti e mi avevano molto colpito le sue parole: “Nell’accogliere un ragazzo con una realtà così difficile e complessa mi sentivo inadeguata al ruolo: – Cosa posso dare ad un ragazzo che vive in una roulotte e non ha l’acqua calda? Con tante belle teorie mi sono trovata davanti ad una realtà dove mi sono chiesta: come posso essergli utile? Ho cercato di sintonizzarmi sulla sua frequenza partendo da: tu, cosa mi stai chiedendo? Che tipo di rapporto educativo posso istaurare? E questa è stata ed è una delle mie più grandi sfide …”