Prudentemente, prima delle grandi piogge, sono andata a fotografare i fiori di via Lavagna, una stradina che collega viale Corsica a via Piranesi. Casette a un piano e giardini grandi come balconi offrono ai passanti la vista di rose di varietà diverse, splendide anche a novembre. Mentre immortalavo una rosa sfrontatamente affacciata sulla via, ho notato che le faceva da sfondo il lato nord, quello coi vetri rossi, dell’edificio dove ho lo studio in via Piranesi 10.
Ho pensato alla fortuna di Elisabetta, che dal suo ufficio gode la vista di una via così poetica.
E immagino non sia una coincidenza il fatto che se dovessi cambiar nome a Elisabetta (ho ancora questa fissa di cambiare il nome a tutti) la chiamerei Flora. Flora Saigòn. Flora Saigòn l’altro giorno conduceva una delegazione di orientali su e giù per gli uffici-acquario, a un certo punto ho sentito passare Barbara di corsa che diceva: “Ci sono sette cinesi nel montacarichi!” Non sono riuscita a capire se ne fosse sorpresa, o indignata, o divertita, o se fosse una semplice constatazione.
Quella rosa pallido è una new dawn, tra le mie preferite. Se la lasci libera non ti deluderà.
Flora
ecco, me lo sentivo che sapevi i segreti delle rose. la new dawn di via lavagna è così ribelle che anziché arrampicarsi o stare assieme alle altre sbuca sulla via, per venire a salutare i passanti di persona, sembrerebbe.