Il desiderio delle donne italiane è di vestire bene, essere sempre elegante e impeccabile, profumate, la pelle sempre idratata, specialmente quella del viso e le braccia? Come si dice: “braccia lisce e schiena sexy”. Vi confesso che io ero diventata schiava di questo benessere, amavo vestirmi sempre alla moda, compravo tutti i capi di seta, anche il pigiama doveva essere di seta, mi piaceva sentire sulla pelle quella morbidezza he solo la seta pura ti può dare. Mi coccolavo e mi sentivo importante. Usavo le migliori creme per il corpo, i migliori centri di bellezza erano la mia passione. Mi piaceva essere sempre bella e profumata e mi accorgevo che diventavo ogni giorno più egoista, non parliamo poi della palestra che frequentavo quattro volte la settimana, e gli integratori vitaminici: non pensavo ad altro, solo a me stessa, il mio benessere e la mia persona.
Anche la compagnia che frequentavo non era meglio di me, donne della mia età che pensavano solo a farsi belle, ad avere un bel fisico, ricordo che non si parlava d’altro. Poi la sera, tutte insieme, andavamo in discoteca, come delle ragazzine, a ballare e bere, stavamo insieme a ragazzi dimenticandoci della differenza d’età, però ci pareva di divertirci tanto. Era tutta un’illusione?
Sì, la vita vera è diversa. Me ne sono accorta qui, a San Vittore dove sto da quasi tre anni. In carcere si può vivere con poche cose, quelle necessarie. Qui ti accorgi di avere tanto sprecato, di non aver dato valore a niente e di cominciare a riflettere, cosa che prima non avevo mai fatto. Per esempio: prima, quando camminavo nei prati non mi importava di calpestare le margherite perché la mia casa era piena di fiori, rose, orchidee ecc. Adesso, vedendo una margherita, la raccoglierei, la porterei in cella e me la coccolerei per non farla appassire, per farla durare di più. Poi, una volta appassita la metterei in mezzo a un libro per tenerla con me e guardarla di tanto in tanto.
Ecco i vecchi proverbi hanno sempre ragione: cominci ad apprezzare le cose quando le perdi. A San Vittore ho incominciato ad amare i doni che la vita mi aveva dato.
Dopo l'”inferno del fitness e del lusso” ora ti trovi in un altro “inferno” e, come ci dici, non rimpiangi nulla del tuo passato ma, attraverso questo passaggio, cresci e maturi e costruisci una donna che, senza artifici e manipolazioni, è più vera, autentica e consapevole. Stringi i denti e ne uscirai migliore. Come dice il proverbio : “Quando il gioco si fa duro, le vere donne iniziano a giocare”, e tu ne hai la stoffa, brava Cristina! Non ti arrendere e facci sapere del tuo futuro.