Altro che Seleçao

di

brasile-sconfitto

Anche se il mio Ecuador non è arrivato ai quarti di finale, come sudamericana avrei voluto che vincesse il nostro grande Brasile. Ci aveva fatto sognare con la Confederation Cup, ma quando mai tornerà a giocare un mondiale in casa?

Questa era la nostra grande occasione. Eh sì, Lacrime, quante lacrime; quando ho visto la Germania segnare il quarto goal, ho capito che era finita. Ma non riuscivo a crederci, come quando succedono cose che ti lasciano a bocca aperta.

C’erano già stati presagi: l’infortunio a Neymar, così grave, la squalifica a Thiago Silva, la colonna della difesa brasiliana. Penso che i ragazzi fossero scoraggiati, ma soprattutto avevano un peso troppo grande per loro, una responsabilià enorme per giocatori che fanno di questo sport un occasione di divertimento: toda joia toda beleza, come recita la canzone di Roy Paci & Aretuska e Manu Chao, così era il Brasile.

E la macumba brasiliana? Un sacerdote oscuro Helio Sillman, da Rio de Janeiro, aveva promesso di fare una cerimonia apposita, ha acceso candele con i colori brasiliani, formando un rettangolo che rappresentava il campo da calcio, dentro il quale ci ha messo le bambole verde-oro, collanine che mandavano energia e neutralizzavano la negatività. Non ha funzionato, a me che assistevo alla partita è sembrato che fossero i giocatori verde-oro, imbambolati e inconcludenti, a essere neutralizzati dai tedeschi.

Erano forse ancora sconvolti dall’infortunio del loro compagno, oppure tante individualità eccelse non formano una buona squadra, o forse ancora è stato un brutto scherzo del destino alla nostra fino ad oggi invincibile seleçao.

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