Vorrei raccontarvi una storia che mi è capitata anni fa. Era il mese di agosto ed io ero in ferie in un posto di mare della costiera amalfitana, bellissimo, Positano, mare pulito, spiagge incantate, bellezza tutta intorno. Vado sempre lì a passare le mie vacanze. Quell’anno, un giorno, tornata in albergo dal mare e fatta una doccia, mi ero messa un vestitino di lino blu, sandali bianchi alla schiava, che si trovano solo a Positano e a me sembrano molto belli, camminavo per quelle stradine, salivo e scendevo per i gradini inebriata dai profumi meravigliosi di quella terra: limoni cedri, arance, ma soprattutto dal profumo del mare, quella brezza marina che ogni tanto ti sfiora la pelle. Solo chi ci è stato può capire quanta allegria, vita, musica trasmetta questo posto, con i suoi bar e ristoranti pieni di gente. Mi trovo a un certo punto davanti a un negozio di antiquariato, che esponeva dei quadri che mi sembravano molto belli, io sono appassionata di mobili e oggetti di antiquariato; il negozio era chiuso, ma avevo notato in vetrina un quadro che mi piaceva. Mi giro per chiedere a qualcuno gli orari d’apertura e vedo arrivare un uomo, abbronzato, con due occhi azzurri come il mare, indossava un paio di jeans, una camicia aperta che mostrava i pettorali scolpiti, aveva il passo di un lupo che si avvicina alla sua preda, era il proprietario. Mi fa entrare nel negozio, mi fa sedere e mi offre una sigaretta mentre discutiamo del quadro che mi interessava. Il cuore mi batteva forte, ma cerco di tenere un atteggiamento dignitoso, gli lascio il numero di cellulare e gli dico che ritorno il giorno dopo. Esco e ripenso al suo bel viso, al suo fisico da atleta, torno a casa, ma il pensiero di lui non mi abbandona, neppure a letto, mi giro e mi rigiro senza prendere sonno.
Il mattino dopo, faccio le solite cose, scendo al mare, faccio il bagno, prendo il sole, torno a casa, doccia e poi indosso bianchi pantaloni attillati alla pescatora, camicia nera con i primi bottoni slacciati a mostrare un po’ del mio seno procace, sandali dai tacchi a spillo, capelli biondi sciolti sulle spalle dall’abbronzatura dorata, un leggero filo di trucco, matita marrone, mascara e un lucida labbra color corallo, con tanta voglia di conquistare quell’uomo bellissimo, quasi un’ossessione. Ero molto sicura di me, preparata al successo, camminavo verso il suo negozio a passi spediti, ma con il cuore in gola. Lui era lì che mi aspettava, mi ha baciato sulle guance e mi ha incartato il quadro che avevo comprato. Stavo per andare via, ma il mio istinto, noi donne non sbagliamo quasi mai, mi diceva che qualcosa sarebbe successo, infatti mi ha attirato verso di lui e ha incominciato a baciarmi facendomi quasi svenire. Rispondevo ai suoi baci con passione e chissà cosa sarebbe successo se non fosse entrato un cliente. Ci siamo accordati per la cena, alle otto della sera stessa. Mi preparo con cura e lui arriva a prendermi in albergo. Scendo e salgo in automobile mentre mi tiene aperta la portiera, un gesto da vero gentiluomo, e poi via in macchina sulla costiera. Abbiamo parlato di tutto e riso molto e, tra una battuta di spirito e l’altra, siamo arrivati al ristorante sul mare. C’era la luna piena, i tavoli erano preparati con tovaglie verdi e candele, il cibo squisito e il vino ottimo, cosa si può volere di più? Arriva il momento fatidico, mi prende la mano fra le sue e mi dice che ha tanta voglia di fare l’amore con me, e io? Non sapevo cosa rispondere, era la prima volta nella vita che perdevo la testa per uno sconosciuto, e gli dico che per me era strano, che non sapevo, ma capivo che urgeva una decisione. Lo guardo negli occhi che erano, se possibile, ancora più innamorati e gli rispondo di sì.
A passi malfermi, avevamo entrambi bevuto molto, raggiungiamo la macchina e scendiamo sulla spiaggia a camminare a piedi nudi, baciandoci ripetutamente fino a quando non cadiamo sulla sabbia e facciamo l’amore. Era la prima volta per me, il rumore delle onde, quel corpo sopra il mio, i suoi baci caldi mi hanno fatta sentire in paradiso. Sono tornata a casa tutta ricoperta di sabbia e felice. La sera dopo ancora, lui è venuto in albergo portando una bottiglia di champagne e certi dolcetti che fanno solo da quelle parti: babà, sfogliatelle e dei dolci al limone, una vera prelibatezza, un dono più gradito di qualsiasi altro, e abbiamo passato la notte insieme.
Così ha avuto inizio la mia storia d’amore che è durata per un certo tempo, poi, vuoi per la lontananza, vuoi per il fatto che lui era sposato e non se la sentiva di divorziare, ho dovuto lasciarlo. Non ero davvero il tipo da accettare il ruolo di amante a vita.
È stata dura, però, non so come ho avuto la forza. Ancora adesso, dopo tanti anni, quando penso a lui, mi batte forte il cuore. Forse non se lo merita perché non ha avuto il coraggio di abbandonare la sua famiglia. So solo che ogni volta che vado a Positano, passo davanti al suo negozio, sento come venirmi meno le forze, ma non l’ho mai più visto, lui per me è solo un bellissimo ricordo d’amore.