Canto la storia dell’astuto Ulisse

di

astuto ulisse

È così che si intitola lo spettacolo di Flavio Albanese che vi trascinerà nel mondo mitologico dell’Odissea. Attraverserete i venti anni di viaggio e le mille avventure che Ulisse, partendo dalla guerra di Troia (che dopo 10 anni fu conquistata grazie a una sua idea), compirà per tornare a casa, sfidando la rabbia degli dei (Poseidone scatena con la sua rabbia 10 anni di mare in tempesta dato che Ulisse ha reso suo figlio, il Ciclope Polifemo, cieco). Ulisse conoscerà la maga Circe che trasformerà i suoi compagni in bestie (e, con l’aiuto di suo zio Apollo, li ritrasformerà poi in umani). Astutamente resisterà al canto delle sirene, rinuncerà all’immortalità offertagli da Calipso (perché a cosa serve una vita eterna se non è vissuta pienamente?) e passando dall’Ade tra indovini e mostri tornerà alla vita, alla sua vita che ancora non si è dimenticata di lui. Giunto a Itaca ritrova ad attenderlo l’amore di Penelope, che con lo stratagemma della tela è riuscita ad aver salva la vita e rimanergli fedele, il figlio Telemaco, ormai uomo, e il cane, unico a riconoscerlo subito. Bellissimo il gioco di luci e ombre che disegnano le sagome, create da Emanuele Luzzati.

Uno spettacolo meraviglioso perché la narrazione di Albanese è divertentissima: ci mette passione e trasporto e ti fa pensare che, anche se il palcoscenico della storia è cambiato, i sentimenti più o meno sono rimasti gli stessi e che nella vita degli uomini i problemi ci sono sempre stati ma il segreto di Ulisse, che è forse il più grande insegnamento per tutti noi, è riuscire a vivere i problemi come sfida. Tutto come un’avventura. Anche vincendo contro le difficoltà e le paure che ci sono dentro di noi perché questo viaggio, anche interiore, potrebbe farci ritrovare la strada verso casa dove ci aspetta la nostra vera vita e anche l’amore.

Sofia Passoni, 10 anni

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