Come dimenticare il grande polverone alzatosi per l’apertura del locale slot e gioco d’azzardo in zona Corso Vercelli. Tra manifestazioni, restrizioni, flash mob se ne sono viste davvero di ogni. La protesta partita dagli abitanti della zona, si è estesa ad altre parti della città.
Qualche giorno fa Palazzo Marino ha deciso di chiudere la struttura che aveva aperto i battenti solo qualche tempo prima, con un’ordinanza straordinaria del sindaco, adducendo come motivazione la tutela delle persone più vulnerabili, della salute dei cittadini e della salubrità della città.
Il caso della sala slot di Corso Vercelli è apparso da subito molto complesso a causa di un groviglio di norme, tanto che si è temuto a lungo di non poter impedire l’apertura.
La decisione del Comune di Milano ha segnato una nuova rotta a favore della protezione della città. A tal proposito sono state inasprite le norme per queste strutture, vietandone l’apertura vicino ad asili e scuole, luoghi di culto, luoghi di aggregazione giovanile, parchi gioco, caserme, ospedali, musei, sedi di associazioni di volontariato. Si tratta di una vera e propria misura estrema per bloccare sul nascere la sala slot di Corso Vercelli che nemmeno la legge ad hoc del 2013 del Pirellone aveva potuto fermare.