Cinema: Saving Mr. Banks, regia di John Lee Hancock

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Quasi tutti hanno visto Mary Poppins, il celebre film con Julie Andrews nel ruolo della bambinaia  scesa dal cielo londinese.

Non tutti però sanno che Walt Disney inseguì per circa vent’anni Miss Pamela Lyndon Travers, l’autrice delle pagine da cui fu tratto il film: la tenacia e l’ostinazione del fondatore del magico regno dei divertimenti furono premiate – Mary Poppins venne alla luce nel 1964 – e Saving Mr. Banks si concentra sul periodo trascorso dalla scrittrice a Los Angeles per trattare con Disney e mettere a punto la cessione dei diritti del libro nonché la trasformazione in film.

L’impresa fu ardua, Travers e Disney avevano due visioni opposte e all’inizio inconciliabili dell’arte e del suo senso che Saving Mr. Banks  affida alla bravura di Emma Thompson e Tom Hanks, entrambi molto in parte.

C’è poi – in parallelo – un altro film nel film: la scrittrice ricorda, coi ricordi torna all’infanzia vissuta in Australia – origine di traumi e problemi esistenziali -, e alle persone amate e incontrate, tante cose si chiariscono ma Saving Mr. Banks si appesantisce e si allunga, restando comunque godibile e piacevole.

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