In che misura (organizzativa, economica, relazionale) il quartiere può arricchire chi ci abita? Se si rompe la barriera della vergogna e si chiede aiuto all’idraulico del piano sopra, alla studentessa di sotto, all’anziana dirimpettaia sempre in casa… davvero ci migliora la vita?
Massimiliano Leiter, direttore creativo e papà di due bambine, ne è sicuro: “Tra vicini di casa e di negozio ci sono bisogni complementari che uno neanche si immagina: se si impara a fare reciproco affidamento, il risparmio di tempo e denaro arriva naturalmente”. Da questa intuizione lui è partito per sviluppare una piattaforma collaborativa che si adatta ad ogni micro zona di Milano, viciniDcasa.com, dove ognuno deve registrarsi con residenza, bisogni e disponibilità.
E forte di un finanziamento di Telecom Italia l’ha da poco lanciata a Pagano con un boom di 700 iscritti in totale.
Risorse noleggiate, scambiate, condivise? Soluzione preziosa, in questi tempi freddi di crisi.