Ieri mattina, tra pioggia e sole, sul cielo di Milano campeggiava un arcobaleno bellissimo dalla forma suggestiva, sarà che io mi lascio suggestionare in fretta, dava l’idea di abbracciare la città.
Nella scuola delle mie figlie da molti anni nonno Carlo si prende cura quotidianamente da solo, salvo qualche week end aperto ai genitori, di un orto non piccolo all’interno del giardino della scuola.
Nei mesi scorsi gli avevo accennato della possibilità di un orto sinergico. Un paio di volte, non di più, senza mai approfondire per paura di disturbarlo aggiungendo lavoro alle sue già molte fatiche. Ieri uscendo da scuola Mario Pioppi, attivissimo Presidente dell’Associazione Genitori, che con la famiglia segue dall’inizio le nostre attività a Villa Litta mi dice, con il suo solito accento toscano: “Nonno Carlo l’orto sinergico lo vuol fare, vai a parlargli”. Lo trovo nella serra nel tentativo di rianimare un’ape (nella scuola c’è un’arnia) e mi stupisco di quali siano le sue preoccupazioni quotidiane: “sta morendo, non ce la farà”. Gli dico : “sono qui per gli orti sinergici, si ricorda?” e lui semplicemente mi risponde: “Ah sì, cominciamo a Febbraio. Ho già ordinato le balle di fieno.” E aggiunge: “metà lo lasciamo com’è, l’altra parte la trasformiamo in sinergico, vediamo come va”.
E così che in maniera semplice e inaspettata abbiamo ottenuto la nostra prima adesione al progetto di orti sinergici. Alla scuola Duca degli Abruzzi di via Cesari.