Cinema: “Il capitale umano”, regia di Paolo Virzì

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 Un incidente stradale ricostruito secondo i punti di vista di tre personaggi e un epilogo finale: Paolo Virzì lascia luoghi e toni consueti trasferendo in Brianza il romanzo di Stephen Amidon ambientato in Connecticut.

Presente, futuro e conflitti generazionali di una galleria di mostri italiani contemporanei pescati in diversi strati sociali, con morale ai minimi: Virzì dipinge con ironia spietata un affresco degradante, ad alto tasso di infelicità e squallore, offre una via di uscita forse troppo scontata e troppo poco scorretta ma l’intreccio funziona e gli  attori sono bravi e in parte – a cominciare da Fabrizio Gifuni e Fabrizio Bentivoglio – .

Un pensiero su “Cinema: “Il capitale umano”, regia di Paolo Virzì

  1. Giorgio Nocerino

    Mi piace molto “…una galleria di mostri italiani contemporanei pescati in diversi strati sociali…”! Troppo rumore x poco.

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