Dopo alcune mediocri e dimenticabili trasferte in Europa (compresa quella in Italy) Woody Allen finalmente resta in America a graffiare la società contemporanea e torna grande.
Il film vola alto da subito con una (ex) agiata signora di New York – caduta in disgrazia in seguito al crac finanziario del marito – in viaggio per San Francisco – dove vorrebbe reinventarsi – in prima classe, vestita Chanel e con un set di valigie Vuitton.
E Blue Jasmine procede mantenendo le promesse.
Cate Blanchett è una magnifica Jasmine alle dipendenze di tranquillanti e alcool e sono molto bravi tutti gli altri – a cominciare da Sally Hawkins nel ruolo della sorella Ginger e Alec Baldwin in quello del marito truffatore e traditore – : accomodatevi in sala e godetevi questo gioiello di spietato pessimismo servito con insuperabile grazia e inconfondibile impareggiabile leggerezza.
C’è in giro anche la versione originale con i sottotitoli in italiano, a Milano è al cinema Apollo.