Vi trasmetto una notizia del Comune che riguarda tutti noi, e tutta la città.
Da questo fine settimana il Centro Aiuto della Stazione Centrale resterà aperto, tutti i giorni della settimana, fino a mezzanotte. Al lavoro ci saranno operatori del Comune e delle associazioni del privato sociale e volontari che porteranno aiuto e soccorso, di giorno e di notte, ai #senzatetto. L’anno scorso molti milanesi hanno contribuito all’assistenza e spesso al recupero di tante persone che ancora non erano note ai servizi. Per questo rinnoviamo l’invito a segnalare i casi di persone che dormono per strada, telefonando dalle 8.30 alle 23 ai numeri: 02/88447645 – 02/88447647 – 02/88447649. Grazie!
QUARTIERI TRANQUILLI
Sono contento di sentire certe notizie. Ora parliamo del 2014.
Anch’io sono senza fissa dimora e fino a giugno dormivo presso l’associazione san francesco di viale Isonzo che ci ha buttati tutti fuori dalla sera alla mattina per fare posto ai cosi detti immigrati dal terzo mondo ristrutturando gli ambienti che prima presentavano diverse lacune, uscite emergenza bloccate o chiuse a chiave, inferiate alle finestre , vi immaginate un incendio li ?!!!!!! 80 persone arrosto. Certo ora prendono i soldi dall’unione Europea anche se noi pagavamo 50 euro al mese per dormire in quello schifo. fatto sta che 80 di noi si sono ritrovati sulla strada ma loro hanno fatto i caritatevoli mandandoci alla struttura di Saponaro già al collasso, quindi dormire nei corridoi, le proprie cose rubate continuamente dalla mafia che c’è in quella struttura e via dicendo.
Sono fuggito da Milano ma dovrò tornarci perché dove sono ora i centri di accoglienza chiudono e non saprei dove andare voglio proprio vedere che fine facciamo noi poveri ITALIANI costretti a vivere in strada mentre certe persone hanno case, soldi e mangiare dallo Stato::………… VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA !!!!!!! si pensa allo straniero ma non si pensa a chi è in casa propria, chi è senza casa, chi vive con 300 euro al mese e vi posso garantire che i così detti rifugiati politici hanno più di noi.