Finalmente è uscito “Las Acacias”, l’opera prima del regista argentino Pablo Giorgelli premiata nel 2011 a Cannes con la Caméra d’Or.
Il camionista Rubén (trasportatore di legni di acacia) dà un passaggio da Asuncion in Paraguay fino a Buenos Aires all’india guaranì Jacinta e alla sua bambina di pochi mesi di nome Anahi; il viaggio è molto lungo, le parole vengono fuori con il contagocce ma con lo scorrere dei chilometri la diffidenza iniziale tra i due passeggeri – ruvidi e duri proprio come i tronchi dell’acacia – si scalfisce, la distanza si accorcia e il silenzio si trasforma in vicinanza, complici anche gli occhi sinceri ed eloquenti, i sorrisi dolcissimi, gli sbadigli contagiosi, i pianti e gli starnuti della deliziosa bimba (Nayra Calle Mamani, è nata una stella!).
La fine del viaggio forse sarà un addio, forse un arrivederci perché magari si rivedranno, speriamo, chissà.
Insomma, in questo gioiello argentino quasi interamente girato nell’abitacolo del camion sottrazione ed essenzialità fanno rima con grazia, sensibilità, coinvolgimento, emozione e calore: accomodatevi in sala.