Il fisioterapista che va in barca a vela, la studentessa che suona il violoncello e fa le gare di sci, lo scultore che gioca a baseball e ancora la centralinista che tira con l’arco e il musicista appassionato di fotografia: queste e altre persone tutte non vedenti e che vivono l’handicap oltrepassandolo raccontano – a Silvio Soldini, a Giorgio Garini, a tutti noi – le loro vite e le loro sfide con autoironia e leggerezza spiazzanti. Inizialmente a Milano era previsto un unico giorno di proiezioni – il 9 ottobre, in occasione della Giornata mondiale della vista – ma l’interesse riscosso è stato grande e così Per altri occhi è tuttora in programmazione all’Anteo e all’Apollo, a orari diurni.
Perché non aggiungere uno spettacolo serale? Non tutti possono andare al cinema di giorno e Per altri occhi è un documentario necessario che emoziona e sorprende.
Ilaria d’Andria