Ci becchiamo a una certa! Dove? non è il caso di precisarlo: l’appuntamento è alle colonne di San Lorenzo, o ai Navigli territorio di quelli che amano la notte sulla piazza, dentro l’abbraccio del colonnato o sulle sponde di quel Naviglio che un tempo brulicava di botteghe artigiane. Cartoline di una Milano che cambia, ma resta ugualmente amata. Non serve dire l’ora, tanto prima o poi tutti incontrano tutti nel percorso rituale, un itinerario da ripetere a occhi chiusi, quasi una sequenza di passi perduti. Felpa e cappuccio -che ci sta in queste sere refrigerate dalle piogge incessanti – la birra ben salda in pugno, i ragazzi si incrociano scambiandosi il saluto laconico che non attende riscontro: Tutto a posto? Si muovono a gruppi, o in coppia, ma sempre in compagnia e insieme isolati nella personalissima navigazione degli smartphone, un sibilare coatto di pagine e immagini… whatsapp – any time, any place, sei lì al Ticinese, ma ti senti al centro del mondo. Eh, sì, la notte è giovane, per quelli che non dormon mai. Dalle due del mattino i locali non servono più bevande, i dehors si svuotano, si chiude alle tre, con buona pace dei residenti che nel dormiveglia stressato sognano una notte di passi felpati e voci basse, e magari di silenzio- quasi uguale all’icona mondiale dei nottambuli solitari.